Due notti fa, proprio a cavallo tra i tuoi giorni, ho fatto un sogno. Non è una novità, ma questo in particolare ho bisogno di ricordarlo. Forse un giorno capirò.
Scopro di essere incinta. Nel senso che mi ritrovo a fissarmi il pancione. Non è un pancione da termine di gravidanza, ma è decisamente un pancione “avanzato”. Non sono emotivamente coinvolta, non provo emozioni particolari. So che è una bambina e mi trovo a pensare “caspita, due sorelline!”…poi dico “no, un maschio e una femmina”. La bimba si muove con energica violenza dentro di me, tanto che ad un certo punto spuntano due piedini e capisco che è podalica. Improvvisamente mi rendo conto di dover subito andare al pronto soccorso per partorire, con la consapevolezza di dover fare un cesareo. Sono dispiaciuta e molto preoccupata per il post partum, per la gestione della ferita. Mi vengono incontro le parole delle mie amiche che hanno partorito con taglio cesareo e le loro difficoltà divengono le mie. Mi ritrovo al pronto soccorso, devo partorire o, meglio, percepisco che c’è un’urgenza che devo condividere in pronto soccorso. Ma c’è confusione e non mi possono ricevere. Mi mettono su un bus per trasferirmi in altro pronto soccorso e io sono davvero in ansia per gli scossoni prodotti dal mezzo in movimento. La bambina si muove violentemente, mi rivolta la pancia. Una sensazione che ricordo bene…
Arrivo di nuovo al pronto soccorso….ma ancora confusione. E mi sveglio.
Non so cosa mi abbia segnata di questo particolare sogno. La cosa più nitida che ricordo è la sensazione della pancia “travolta” dai movimenti della bambina e la mia distanza emotiva dalla vicenda, così come la sensazione di dover intervenire per l’incombere di un pericolo imminente…
Chissà….